Nel post del 30/06/2011 ho descritto brevemente il contenuto della richiesta di accertamento dei requisiti specifici di ammissione inoltrata all'Azienda Ospedaliera “Ospedale Niguarda Ca’ Granda”.
Il 30/06/2011 la Dott.ssa Simona Giroldi, Direttore S.C. Risorse umane e relazioni sindacali, ha risposto alla missiva.
Riassumo qui alcune argomentazioni scritte dalla Dott.ssa Giroldi "sentita la Commissione Esaminatrice nominata per l'espletamento della selezione pubblica".
Il 30/06/2011 la Dott.ssa Simona Giroldi, Direttore S.C. Risorse umane e relazioni sindacali, ha risposto alla missiva.
Riassumo qui alcune argomentazioni scritte dalla Dott.ssa Giroldi "sentita la Commissione Esaminatrice nominata per l'espletamento della selezione pubblica".
Con riferimento alla certificazione regionale di soccorritore, la Dott.ssa Simona Giroldi ritiene che "la circostanza per cui il certificato sia conseguito a livello regionale non incide sulla validità del certificato stesso che è quindi ritenuto titolo valido sul territorio nazionale".
Insomma, fino a ieri ci hanno detto in tutte le lingue che la Certificazione Regionale vale solo nella regione in cui è stata conseguita, ma ora che c'è un rilievo la ritengono valida per tutto il territorio nazionale?
Con riferimento al requisito dell'esperienza professionale, la Dott.ssa Simona Giroldi scrive che "nell'ambito del particolare iter formativo degli addetti all'emergenza/urgenza viene preso in considerazione anche lo svolgimento di attività di volontariato in quanto ritenuta professionalizzante"
Si, si, va bene, ma nel Bando si richiedeva un'esperienza professionale, non un'esperenza che potesse poi essere ritenuta, a comodo, "professionalizzante".
Dal dizionario della lingua italiana il significato di "professionale": "pratica
acquisita in un determinato campo attraverso
lo svolgimento di mestiere,
lavoro, attività che si svolge stabilmente allo scopo di trarne un
guadagno". L'attività di volontariato non mi pare possa rientrarvi...
La Dott.ssa Giroldi, continua affermando: "questa Azienda ha quindi legittimamente indicato nel bando come requisito di ammissione, tra gli altri, non solo l'esperienza lavorativa ma anche quella esperienza maturata svolgendo attività senza fini di lucro - come il volontariato - ma finalizzata all'acquisizione di specifiche competenze e quindi, in quanto tale, 'professionale'."
Anche questo pezzo della lettera evidenzia la grande capacità di girare le carte in tavola nel solo tentativo di difendere l'indifendibile. C'è solo un problema: è falso!
Non è affatto vero quello che ha affermato la Dott.ssa Giroldi: nel bando non è stato indicato come requisito di ammissione l'esperienza maturata svolgendo attività senza fini di lucro!!!
Continua, la Dott.ssa Giroldi: "è infatti di solare evidenza che l'esperienza professionale non debba essere intesa necessariamente, come indicato nella sua nota, solo quella attività 'che si svolge stabilmente allo scopo di trarne un guadagno'."
Si, ma io la frase "che si svolge stabilmente allo scopo di trarne un guadagno" l'ho solo copiata dal Dizionario della Lingua Italiana!!!
Nella mia lettera, riassumendo, sostenevo una sostanziale diversità tra i 5 anni di esperienza maturati facendo, ad esempio, il dipendete di una croce e i 5 anni di esperienza maturati facendo il volontario nella stessa croce. Se no altro, per il numero di ore indubbiamente maggiori, ed accertabili, dedicate a quella stessa attività dal dipendente a differenza del volontario.
Ma la Dott.ssa Giroldi risponde, dopo quanto sopra riportato, che "non trova quindi alcun fondamento quanto asserito" perchè ritiene che la mia affermazione rimane "una mera valutazione personale priva di pregio giuridico".
Continua al prossimo post...