giovedì 28 aprile 2011

Via alle azioni penali

Il 26/04/2011 è stata presentata all'Autorità Giudiziaria una Denuncia penale nei confronti dell’Azienda Ospedaliera “Ospedale Niguarda Ca’ Granda”, nella persona del Direttore S.C. Risorse umane e relazioni sindacali, Dott.ssa Simona Giroldi, proponendo formale istanza di punizione per il reato previsto e punito dall’art. 328 del Codice Penale (Rifiuto atti d’ufficio - Omissione), o per le altre ipotesi di reato che potranno essere ravvisate nei fatti esposti.

Questa prima denuncia penale all'Autorità Giudiziaria è la "naturale evoluzione" a seguito dell'atto di diffida e messa in mora del 09/03/2011 e riguarda, nel concreto, la questione dell'accesso agli atti e ai documenti amministrativi, diritto in buona parte negato e più volte osteggiato, nonostante ciò che prevede la Legge. 
Con riguardo specifico all'accesso agli atti, l'Azienda Ospedaliera si è resa responsabile di: 
  • violazione di legge;
  • illogicità manifesta ed eccesso di potere;
  • travisamento dei presupposti di fatto e di diritto;
  • contrarietà ai principi di buon andamento dell’Amministrazione; 
  • violazione e falsa applicazione dei principi in materia di accesso agli atti e documenti amministrativi di cui agli artt. 22, 24 e 25 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni;
  • carenza di motivazione nel diniego all’accesso agli atti, anche ai sensi dell'art. 25, comma 3, della Legge 7 agosto 1990, n. 241; 
  • violazione del D.P.R. 12 aprile 2006, n. 184;
  • violazione dei principi costituzionali (art. 97, comma 1, e art. 98, comma 1, della Costituzione).
Poco? 


 

2 commenti:

  1. Poco??!! ehh nn direi proprio....
    Cmq complimenti davvero, meno male esistono ancora persone come te, che alle parole antepongono i fatti. BRAVO!!
    A presto Mirella

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  2. solo oggi 18/05 sono venuto a conoscenza della tua iniziativa, che APPROVO e STIMO spero di cuore che serva a qualcosa, comunque sappi che io non lo rifarò anche perchè ora non li stimo più come prima.
    NON HO ALTRE PAROLE.
    VLAD.

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