giovedì 31 marzo 2011

Riscontro di Niguarda alla diffida e messa in mora

Con nota del 29/03/2011 l'Azienda Ospedaliera "Ospedale Niguarda Ca' Granda" ha dato un riscontro all'atto di diffda e messa in mora del 09/03/2011 (per certe cose ci vuole tempo...).
Nella nota, a firma della Dott.ssa Simona Giroldi, Direttore S.C. Risorse umane e relazioni sindacali, ci sono delle "puntualizzazioni":
  • (omissis) "la presentazione personale all'Ufficio Concorsi in data 02 febbraio 2011 costituisce un'iniziale esercizio del diritto di accesso"
  • (omissis) "l'espletamento dell'avviso in argomento si è svolto, dall'emissione del bando all'approvazione della graduatoria dei candidati idonei, nel più rigoroso rispetto della normativa e degli interessi legittimi degli iscritti allo stesso."
A chiusura della nota, il Direttore scrive: "La invito, pertanto, qualora intenda proseguire nelle Sue rivendicazioni, ad avvalersi dei ricorsi giudiziali previsti dal vigente ordinamento."

Credo di dover accettare l'invito di una signora: mi avvarrò dei ricorsi giudiziali previsti dal vigente ordinamento.
Guardate, però, come suona bene: "l'espletamento dell'avviso in argomento si è svolto, dall'emissione del bando all'approvazione della graduatoria dei candidati idonei, nel più rigoroso rispetto della normativa e degli interessi legittimi degli iscritti allo stesso.".

Magari fosse vero:
  • Nomina della Commissione? NON REGOLARE
  • Ammissione dei candidati e verifica dei requisiti specifici di ammissione? NON REGOLARE
  • Svolgimento del colloquio?  NON REGOLARE
  • Valutazioni della Commissione esaminatrice? NON REGOLARE

 

lunedì 28 marzo 2011

Art. 97 della Costituzione

I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione.
Nell'ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie dei funzionari.
Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge.

Tutto nasce fondamentalmente da qui...

domenica 27 marzo 2011

I requisiti SPECIFICI DI AMMISSIONE

Il Bando prevedeva che alla data di scadenza i candidati alla selezione dovessero possedere i seguenti requisiti specifici di ammissione:
A) diploma di scuola dell'obbligo,
B) certificazione regionale Soccorritore secondo DGR 37434/1998 e DGR 45819/1999 rilasciata dai S.S.U.EM. 118,
C) certificazione regionale DAE secondo la DGR 10306/2002,
D) esperienza professionale di 5 anni nel corrispondente profilo di Bs nelle aziende o enti del SSN ovvero in profilo equipollente in altre pubbliche amministrazioni oppure esperienza professionale di 5 anni maturata presso Centrali operative SSUEM 118 per la gestione dei mezzi di soccorso medicalizzati o presso Enti, Associazioni o Organizzazioni di soccorso.

Ma cosa sono le DGR 37434/1998 e DGR 45819/1999? Sono Delibere della Giunta Regionale della LOMBARDIA relative all'organizzazione e allo sviluppo del servizio di emergenza ed emergenza 118.
Da quelle delibere nasce in LOMBARDIA la cosiddetta CERTIFICAZIONE REGIONALE del Soccorritore che, quindi, può essere rilasciata solo dai SSUEM 118 della REGIONE LOMBARDIA.
La DGR 10306/2002, invece, è la Delibera della Giunta Regionale della LOMBARDIA con la quale sono state approvate le Linee guida regionali sulla defibrillazione semi-automatica.
Si, anche qui si parla di REGIONE LOMBARDIA, nient'altro. Queste certificazioni possono essere rilasciate solo dai SSUEM 118 della Regione Lombardia.

Cosa vuol dire requisiti specifici di ammissione? Semplicemente che se non li possiedi non puoi essere ammesso alle selezione pubblica in questione!
Quindi, se un candidato non possiede anche solo uno dei requisiti specifici di ammission... Non può essere ammesso alle selezione. 
Tant'è vero che 7 candidati non sono stati ammessi poichè non in possesso di uno dei requisiti specifici di ammissione.
Ma siamo sicuri che tutti gli altri candidati sono in possesso di tutti i requisiti specifici di ammissione previsti? No, non siamo affatto sicuri, anzi...

venerdì 18 marzo 2011

Accesso agli atti: prelevati altri documenti

Un pezzo alla volta...
Il 18/03/2011 mi hanno consegnato tutte le domande di ammissione al concorso, e i documenti acclusi, dei candidati in graduatoria (i 50 per intenderci).

Criterio strano... E intanto non viene rispettato il mio diritto di accesso previsto dalla Legge!

venerdì 11 marzo 2011

Atto di diffida e messa in mora

Il 09/03/2011 ho notificato all'Azienda Ospedaliera “Ospedale Niguarda Ca’ Granda”, nella persona del Direttore S.C. Risorse umane e relazioni sindacali, Dott.ssa Simona Giroldi, una diffida e messa in mora ad adempiere agli atti del proprio ufficio, intimandole ad adottare attività e provvedimenti, entro il termine di giorni 30 dal ricevimento dell'atto, per accordarmi il perfezionamento dell’accesso agli atti e ai documenti amministrativi con l’estrazione in copia dei documenti di interesse, in osservanza alle norme vigenti in materia di accesso agli atti ed in conformità alle istanze da me avanzate.

Le motivazioni addotte dall’Azienda Ospedaliera “Ospedale Niguarda Ca’ Granda” per ritardare o negare l’accesso agli atti sono pretestuose e prive di fondamento logico e giuridico (basti notare la cronologia degli eventi in relazione alle prospettate difficoltà a produrre le copie richieste).
Ritengo che l'Azienda Ospedaliera si è resa responsabile di  violazione di legge, illogicità manifesta ed eccesso di potere, travisamento dei presupposti di fatto e di diritto, carenza di istruttoria e motivazione, contrarietà ai principi di buon andamento dell’Amministrazione, violazione e falsa applicazione dei principi in materia di accesso agli atti e documenti amministrativi di cui agli artt. 22, 24 e 25 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni, carenza di motivazione nel diniego all’accesso agli atti, anche ai sensi dell'art. 25, comma 3, della Legge 7 agosto 1990, n. 241, violazione del D.P.R. 12 aprile 2006, n. 184 e violazione dei principi costituzionali (art. 97, comma 1, e art. 98, comma 1, della Costituzione).